Ormai avrai sicuramente già sentito parlare dell’importanza di adottare soluzioni ad hoc studiate per impedire le effrazioni e i furti con scasso che, purtroppo, sono in costante aumento. Se da una parte le porte blindate sono la soluzione migliore, dall’altra non sai esattamente perché si affermi ciò. A volte succede di credere ciecamente a quello che ti viene detto senza farti troppe domande in merito. Tuttavia, quando ne va della sicurezza della tua casa e dei tuoi cari, vale la pena farti qualche domanda in più in merito a quali sono le caratteristiche che una valida porta blindata debba avere per esser certo di trovare il meglio che ci sia sul mercato e non correre più il rischio che ladri e malintenzionati prendano di mira la tua abitazione.

La classe di antieffrazione

Tanto per iniziare, vale la pena prendere un po’ di confidenza con la cosiddetta classe di antieffrazione, un parametro essenziale per giudicare la porta blindata. Si tratta di una misura che indica il livello di resistenza della porta in caso di tentativo di effrazione, è quello che fa la differenza tra una porta che viene solo danneggiata durante uno scasso e una che invece si apre e lascia campo libero ai ladri in cerca di denaro contante e altra merce di valore. Se dovesse capitare uno o l’altro caso, fai sempre rivestimento a un valido servizio di pronto intervento fabbro a Roma.

Le classi di sicurezza vanno dal 1 fino al 6 dove il neuro più basso rappresenta una sicurezza minore. Man mano, cresce il numero e anche la resistenza che la porta offre in caso di tentativo di furto perché dotata di sistemi più efficaci.

Di solito, per un uso abitativo, dovresti orientarti su porte di livello 3 o 4. Scegli una porta di classe 3 se l’ingresso di casa tua non è indipendente ma all’interno di un giroscale. La classe 4 è indicata se l’ingresso è indipendente e la tua porta dà direttamente all’esterno dove è maggiormente esposta al rischio di subire attacchi.

Di Grey