Nella moda più che in altri settori, tutto torna prima o poi. Ad esempio, fino a pochi anni fa c’era chi provava un vero repulso e orrore di fronte a un marsupio ma poi si è dovuto ricredere quando sulle passerelle questo accessorio veniva osannato e messo sotto i riflettori. Se uno ci facesse caso, succede spesse volte di leggere in un articolo di moda che i capi che vanno per la maggiore per una particolare stagione hanno richiami agli anni settanta, tagli tipici dei sessanta, influenze dei primi anni ’90 e così via.

Dopo che sono passati di moda, alcuni capi vanno nel dimenticatoio per poi tornare alla luce in splendida forma. Ecco allora che sputano di nuovo, ad esempio, i pantaloni a vita bassa con il fondo a zampa di elefante. Alcuni credevano di esserseli tolti di tolto una volta per tutte, ma rieccoli apparire in passerella indossati dalle modelle più pagate del globo.

Nulla si crea, tutto si trasforma: non è un massima che vale solo per la fisica dei materiali, ma anche per il settore moda. Per questa ragione il mercato del second hand sta conquistando sempre di più il mercato. Moltissime persone oggi preferiscono cercare l’usato piuttosto che acquistare nuove delle riproduzioni.

Ci sono una serie di brande che puntualmente vanno a ripescare nel passato per andare a proporre collezioni nuove che quindi in fin dei conti, proprio nuove non sono. Trame, fantasie, tagli e vestibilità si ripetono ciclicamente in realtà. Vale a dire che chi nel corso degli anni ha tenuto tutti i suoi vestiti e quelli della mamma e della nonna prima nell’armadio praticamente non deve fare shopping.

Anzi, bisogna ricordare che oggi chi va vestito dalla testa ai piedi di capi vintage dei decenni passati, mixati con grande sapienza e gusto, viene osannato come icona della moda. I veri capi vintage dei brand più famosi sono ricercatissimi e si vedono anche sui red carpet più blasonati in assoluto.

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Di Grey