Paolo Sorrentino è uno dei registi italiani più acclamati all’estero, vincitore anche del premio Oscar al miglior film straniero per La Grande Bellezza. Non finisce qui poiché ha ricevuto moltissime nomination anche per le pellicole precedenti come This Must Be The Place con attore protagonista il premio Oscar Sean Penn e attrice protagonista, pure lei super premiata, Frances McDormand.
Ora il regista torna con un nuovo film che promette grandi cose: è stata la mano di dio. Si sa che tra gli idoli di Sorrentino c’è sempre stato il calciatore Diego Armando Maradona e nel film in effetti c’entra parecchio. La pellicola è in parte autobiografica poiché prende ispirazione da fatti realmente accaduto nella giovinezza del regista napoletano. Infatti, il giovane protagonista che vive a Napoli perde i suoi genitori per un incidete stradale proprio mentre lui si trova allo stadio a festeggiare la vittoria dello scudetto del Napoli. la storia è ambientata nel 1986, anno in cui il campione argentino ha infatti trainato la squadra bianco celeste alla vittoria del campionato. Adolescenza, anni 80, Napoli: questi i temi principali della pellicola che il regista dedica alla madre scomparsa prematuramente alla quale vorrebbe dire tante cose, alcune proprie contenute nel film.
Tra le certezze a cui il regista premio Oscar ha abituato il suo pubblico, c’è anche la collaborazione con Toni Servillo e anche questa volta si ritrova sul grande schermo il suo attore feticcio. Tra i nomi noti al pubblico del cast spicca Luisa Ranieri che interpreta la zia del ragazzo.
È già sicuro che il film rappresenterà l’Italia agli Oscar, tocca solo aspettare se la pellicola verrà selezionata tra i cinque finalisti che riceveranno la nomination come miglior film straniero agi ambitissimi premi che quest’anno dovrebbero tenersi come di consueto a febbraio.
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